Questo libro è dedicato all’umanità contadina che, con vero ingegno, nel corso dei secoli passati ha creato sulle montagne della Val Verzasca (un territorio vasto, con alcune sue parti assai impervie al pari di quelle della Val Bavona e di altri luoghi simili) sentieri, scalinate, case di pietra e di legno anche nei posti più difficili e impensati, allo scopo di trarre il nutrimento per la vita.
Della grandiosa civiltà contadina di un tempo noi utilizziamo i tanti sentieri che ci permettono di salire sulle montagne. Anche dove oggi arrivano le strade, un tempo gli alpigiani salivano a piedi dai paesi di fondovalle.
Della civiltà rurale del passato restano tante tracce che ci parlano e ci invitano a una vita più in sintonia con la natura e più rispettosa del Creato. All’età di 72 anni, Giuseppe Brenna l’autore della Guida delle Alpi ticinesi e mesolcinesi e sua moglie Chiara ci offrono un’opera affascinante sulle terre alte della Val Verzasca, frutto della loro recente rivisitazione con passione, emozione e rispetto.
Il libro, arricchito con 738 fotografie, è pure una guida perché presenta 157 itinerari (taluni facili e altri più difficili riservati ai più esperti) per diversi luoghi alpestri.
Chi si appassiona di “archeologia alpestre” riesce ad entrare nella terra della Val Verzasca con tanto stupore e sa trovare nelle tantissime, ovunque visibili tracce del passato la bellezza delle menti e dei cuori delle persone all’origine di tali tracce.
624 pagine;
15 x 21 cm