Up Climbing #39 – Canton Ticino

ll Canton Ticino è un territorio limitato ma che, per certi versi, rappresenta uno dei luoghi più iconici e ricchi d’Europa per l’arrampicata!

Questo è sicuramente vero per il boulder: sin dalla rinascita di questa disciplina negli anni Novanta, il Ticino è diventato davvero il riferimento mondiale dei sassisti. La sua storia, la concentrazione di blocchi estremi e il contributo dato dal gran numero di top climber passati di qui lo hanno reso la vera e propria mecca del bouldering moderno, capace di surclassare persino la mitica Fontainebleau.

Ma il Ticino non è solo boulder. Qui troviamo falesie storiche come i Denti della Vecchia o la stessa Cresciano, la cui tradizione verticale precede la scoperta dei suoi celebri massi, insieme a molte altre realtà, antiche e più recenti. Allo stesso tempo, il cantone offre innumerevoli possibilità per le vie lunghe: dal Poncione d’Alnasca, al Monte Eus, alla Parete di Osogna, giusto per citare alcune delle mete più note. Il tutto immerso in un contesto naturale straordinario, con valli iconiche per la loro bellezza anche al di là dell’arrampicata, prima fra tutte la Val Verzasca.

Riassumere in poche pagine ciò che il Ticino offre agli arrampicatori è dunque un compito arduo, e forse anche un po’ presuntuoso. Ci abbiamo comunque provato, avvalendoci della collaborazione di figure che la storia verticale del cantone l’hanno vissuta e la conoscono bene. Egon Bernasconi, Davide Mazzucchelli, Roberto Bassi, Fabrizio Fratagnoli e Matteo Della Bordella condivideranno con noi la loro esperienza offrendo proposte e spunti di riflessione per vivere al meglio le pareti di questa splendida regione.

Per raccontare il  boulder abbiamo voluto invece dare voce a chi lo ha vissuto in prima persona fin dagli inizi: Claudio Cameroni ci offrirà una sintesi appassionata della storia del bouldering ticinese, mentre con Giuliano e Diego approfondiremo il tema affiancati dalle considerazioni di Greta Di Biase, la promettente stella del bouldering italiano.